11/04/10

Il giardino dell' Istituto di cultura giapponese a Roma

Roma in quanto capitale d'Italia, é sede di un gran numero di ambasciate e consolati esteri, ma anche di realtà forse poco note, quali sono gli Istituti di cultura, che hanno il fine specifico di promuovere non solo la lingua del paese a cui appartiene ma anche le variegate forme che ne caratterizzano la specifica cultura.
Dal 21 gennaio 2010 è on line un sito promosso dall'Assessorato alle Poltiche Culturali e delle Comunicazioni del Comune di Roma, che consente di attingere alle informazioni relative alle attività svolte proprio dagli Istituti di Cultura esteri in Italia.
Per chi sentisse quindi il desiderio di comprendere più direttamente i vari aspetti di un paese, della sua gente e della sua cultura, non c'é niente di meglio che visitarne la sua Istituzione culturale.
Essendo arrivata la primavera, ed avendo sentito parlare del giardino dell'Istituto giapponese di cultura, abbiamo deciso di prenotare una visita che ci ha consentito in breve tempo di penetrare alcuni segreti di tale antica cultura.
La visita viene condotta in lingua italiana da una guida che ci espone gli elementi fondamentali legati alla creazione del giardino giapponese e delle varie tipologie.Il giardino dell'Istituto è un giardino Sen'en cioé giardino con laghetto.Fu uno dei primi costruiti in Italia nei primi anni " 60, su progetto dell'architetto Nakajima Ken che é responsabile anche del giardino giapponese, presente all'Orto Botanico di Roma.
Anche all'Eur si trova una bella passeggiata del Giappone con essenze arboree tipiche di quel paese.
Visitando quindi l'area verde all'interno dell'Istituto di cultura giapponese, si troveranno gli elementi tipici di questi luoghi: il laghetto, la cascata, le rocce, le piccole isole, il ponticello e l'immancabile lampada di pietra (toro).
Naturalmente anche la scelta delle piante non é casuale, troverete quindi i ciliegi, gli iris, i glicini e i pini nani; inoltre fuori schema troverete alcuni ulivi a simboleggiare le culture mediterranee, quale messaggio di amicizia con il nostro paese. La codificazione degli elementi è quindi ben precisa, ma la composizione scenica complessiva che si apprezza particolarmente dalla veranda( turidono), dovrà apparire  il più possibile naturale e non artificiosa.
Se decidete di visitare il giardino dopo l'arrivo della Primavera, proverete la stessa emozione, in piccolo, di quello che provano i giapponesi durante il " Sakura", allorquando  si recano numerosi nei dintorni di Tokyo per assistere alla fioritura di oltre centomila ciliegi selvatici, forse perchè non hanno perso ancora il valore ed il piacere di questi spettacoli naturali.
"Oh guarda!
e null'altro da proferire, davanti ai ciliegi in fiore
di monte Yoshimo".
Non é un caso che il fiore di ciliegio considerato nella simbologia universale quale simbolo della buona creanza, quindi della cortesia, in Giappone viene associato anche all'integrità morale e alla modestia.(Florario,A.Cattabiani,Mondadori).
All'interno delle ampie sale dell'Istituto sono di solito ospitate mostre interessanti di artisti di origine giapponese.
  Fino al 17 Aprile sarà possibile ammirare le trasparenti creazioni in vetro di Oki Izumi e le porcellane artistiche di Iko Itsuki. Ritengo tautologico rammentare che presso l'istituto è possibile consultare i numerosi testi presenti nella biblioteca ( ad esempio i numerosi libri sui giardini ), ma anche partecipare a numerosi eventi culturali e naturalmente apprendere la lingua giapponese.
Per ulteriori informazioni sugli Istituti di Cultura esteri in Italia : http://culturainternazionale.wordpress.com/accademie-tutte/
Per informazioni e l'indirizzo dellIistituto di cultura giapponese: http://www.jfroma.it/
Alcune informazioni curiose sul Sakura(fioritura dei ciliegi) in Giappone: http://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/ciliegi+in+fiore%2c+previsioni+sbagli


Buon divertimento !

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